Rana pescatrice in giallo

INGREDIENTI

  • 2 bustine di Zafferano 3 Cuochi
  • 700 g tranci di rana pescatrice
  • 1 scalogno
  • 50 g di farina 00
  • 20 g di burro
  • 1 dl di vino bianco secco
  • 50 ml di brodo vegetale
  • 1 foglia di alloro
  • olio evo q.b.
  • sale e pepe q.b.

Un piatto elegante e raffinato, dove il gusto delicato del pesce incontra la profondità aromatica di Zafferano 3 Cuochi, dando vita a un connubio di sapori avvolgenti, profumi inconfondibili e colori dorati. La morbida consistenza della rana pescatrice si esalta grazie a una salsa profumata e intensa, perfetta per chi ama portare in tavola ricette semplici ma originali allo stesso tempo. Un’esplosione di gusto e colore che conquisterà al primo assaggio! 

PREPARAZIONE

  1. Infarinate i tranci di rana pescatrice e scuoteteli per eliminare l’eccesso.
  2. Scaldate 20 g di burro e 1 cucchiaio d’olio in un’ampia padella antiaderente e rosolate il pesce a fiamma media per 2-3 minuti, mescolando di tanto in tanto. Sfumate con il vino, salate, lasciate evaporare, sgocciolate i pezzi di pesce e tenete in caldo. 
  3. Tritate lo scalogno, mettetelo nella padella con la foglia di alloro e fatelo appassire a fiamma bassa.
  4. Sciogliete lo zafferano in 2-3 cucchiai di brodo tiepido, versate in padella e proseguite la cottura per 2-3 minuti, finché il fondo di cottura si sarà addensato. 
  5. Trasferite di nuovo nella padella i pezzi di pescatrice e fateli insaporire per 1-2 minuti, mescolando di tanto in tanto, poi regolate di sale e pepe. Servite il pesce con la salsa allo zafferano. 

3 Cuochi Consiglia

Sciogliete Zafferano 3 Cuochi in poco brodo tiepido e aggiungetelo solo a fine cottura: lo zafferano sprigionerà tutto il suo aroma senza disperdere il colore e il sapore. Inoltre, per una consistenza ancora più avvolgente, potete mantecare la salsa con un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo.

Per un secondo completo e gustoso, accompagnate la rana pescatrice con una salsa di spinaci e del radicchio.

Lo Sapevi Che

La leggenda tramandata a Milano ci racconta l’entusiasmante origine dell’uso dello zafferano in cucina. Secondo questa antica storia, un giovane apprendista che lavorava al servizio di un rinomato maestro fiammingo, trovandosi nelle vicinanze del maestoso Duomo di Milano, si imbatte in un piccolo incidente. Questo incidente consistette nel suo involontario urto a un sacchetto contenente l’ambito e costoso zafferano, destinato a essere utilizzato per colorare le magnifiche vetrate del Duomo.

Questo piccolo contrattempo ebbe l’effetto sorprendente di far sì che il prezioso zafferano si riversasse sull’insaporito risotto che gli abili cuochi stavano preparando con grande dedizione per il sontuoso banchetto nuziale della figlia del maestro fiammingo. Incredibilmente, il risultato fu una trasformazione magica, poiché il semplice risotto al burro si trasmutò in un risotto giallo straordinariamente delizioso, arricchito sia di sapore che di colore.

Lo Sapevi Che

Il fiore di zafferano, dai petali lunghi e leggeri, ha un colore che varia dal lilla chiaro al viola purpureo e viene da una pianta (bulbo tubero) dal nome Crocus Sativus Linnaeus, che ha un’unica fioritura autunnale.

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