Rana pescatrice al limone e zafferano

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INGREDIENTI

  • 2 filetti di rana pescatrice
  • q.b. teste di crostacei
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • 1 scalogno
  • 1 bustina di Zafferano 3 Cuochi
  • 1 cucchiaio di farina di riso
  • il succo di 1 limone
  • q.b. timo
  • q.b. olio evo
  • q.b. sale

La rana pescatrice – o coda di rospo – è un pesce molto amato dagli appassionati di cucina per la sua carne bianca, soda e delicata, priva di lische e adatta a diverse preparazioni. Questo prodotto ittico (Lophius piscatorius) è un pesce osseo che vive sul fondale marino, dove si mimetizza grazie alla sua forma e al suo colore. Ha una testa enorme, con una bocca larga e denti aguzzi, un corpo sottile che termina con una coda.

Sulla testa ha una sorta di antenna con un’esca luminosa che usa per attirare le prede. Può raggiungere i 2 metri di lunghezza e i 40 kg di peso, ma in commercio spesso si trova solo la coda, già pulita e privata della pelle e delle pinne. La coda ha una forma cilindrica e una polpa compatta e saporita. Insomma, non è bellissima da vedere ma è ottima da mangiare. La rana pescatrice è un pesce magro, con un basso contenuto calorico e di grassi. È ricca di proteine di alto valore biologico. È anche una fonte di vitamine, in particolare la D e quelle del gruppo B, e di sali minerali.

La rana pescatrice contiene anche acidi grassi benefici come gli Omega-3. Mangiarla di tanto in tanto può dunque diventare un’abitudine piacevole e salutare. Questo pesce, poi, è molto versatile in cucina e si presta a diverse modalità di cottura: al forno, in padella, in umido, in brodo, al cartoccio, alla griglia. Si può consumare sia come secondo piatto che come ingrediente per primi o antipasti. Per cucinarla si può tagliare a pezzi o lasciarla intera in base alla ricetta.

PREPARAZIONE

  1. Preparate la bisque, mettendo a bollire in un pentolino la carota, il sedano, lo scalogno e i crostacei, coperti d’acqua.
  2. Tagliate il pesce a bocconcini e lasciateli insaporire con il timo. In una padella mettete a scaldare l’olio, aggiungete il succo del limone e lo zafferano stemperato in un cucchiaio di bisque.
  3. Unite la farina di riso per addensare e mescolate bene, fino a creare una crema da usare come letto per la rana pescatrice. Se troppo densa, aggiungete poca bisque per volta, fino a raggiungere la consistenza desiderata.
  4. In una padella a parte fate cuocere qualche minuto la rana pescatrice tagliata a bocconcini, e sfumate con qualche cucchiaio di bisque. A cottura ultimata, impiattate i bocconcini sulla crema di limone e zafferano e servite subito.

3 Cuochi Consiglia

La bisque è un brodo ristretto di origine francese, tipicamente a base di crostacei (inclusi gli scarti) come aragoste, gamberi o granchi. Il suo nome deriva dal termine bretone “bisk”, che significa “pesce bollito”. Si prepara facendo rosolare le teste e i gusci dei crostacei in burro, poi si aggiungono verdure, brodo, vino bianco, panna e spezie. Si lascia cuocere a fuoco lento per un po’, poi si passa il tutto al mixer o al passaverdure per ottenere una crema omogenea e vellutata. Si può servire la bisque calda o tiepida, accompagnata da pesce intero o a pezzetti, crostini di pane o grissini. La bisque è un piatto raffinato e saporito, ideale per le occasioni speciali o per una cena romantica.

 

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Lo Sapevi Che

La leggenda tramandata a Milano ci racconta l’entusiasmante origine dell’uso dello zafferano in cucina. Secondo questa antica storia, un giovane apprendista che lavorava al servizio di un rinomato maestro fiammingo, trovandosi nelle vicinanze del maestoso Duomo di Milano, si imbatte in un piccolo incidente. Questo incidente consistette nel suo involontario urto a un sacchetto contenente l’ambito e costoso zafferano, destinato a essere utilizzato per colorare le magnifiche vetrate del Duomo.

Questo piccolo contrattempo ebbe l’effetto sorprendente di far sì che il prezioso zafferano si riversasse sull’insaporito risotto che gli abili cuochi stavano preparando con grande dedizione per il sontuoso banchetto nuziale della figlia del maestro fiammingo. Incredibilmente, il risultato fu una trasformazione magica, poiché il semplice risotto al burro si trasmutò in un risotto giallo straordinariamente delizioso, arricchito sia di sapore che di colore.

Lo Sapevi Che

Lo zafferano è naturalmente senza glutine ed è inserito dall’Associazione Italiana Celiachia nei prodotti adatti ai celiaci.

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