Farro alle erbe e Zafferano 3 Cuochi

INGREDIENTI

  • 1 bustina di Zafferano 3 Cuochi
  • 300 g di farro perlato
  • 1 l di brodo vegetale
  • 1 grappolo di pomodori ciliegino
  • q.b. parmigiano reggiano
  • prezzemolo
  • menta
  • basilico
  • sale
  • pepe e olio evo

Il farro è un cereale antico che ha origini molto remote. Si tratta di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle graminacee, che comprende anche il frumento, l’orzo e l’avena. Coltivato fin dall’antichità in diverse aree del mondo, tra cui l’Egitto, la Cina e l’Europa, in Italia ha avuto una grande diffusione già in epoca romana. Infatti, era considerato un alimento prezioso e nutriente, adatto sia ai soldati che ai contadini. Veniva usato per preparare il pane, la polenta, le zuppe e le minestre.

Da diversi anni il farro – così come altri cereali antichi – è tornato in auge sulle tavole degli italiani, grazie alle sue qualità nutritive e organolettiche. Il farro è infatti ricco di proteine, fibre, vitamine del gruppo B, sali minerali come ferro, fosforo, magnesio e zinco. Questo cereale ha inoltre un basso indice glicemico, che lo rende adatto a chi soffre di diabete e, più in genere, a chi vuole seguire una dieta equilibrata. Il farro si caratterizza anche per il suo sapore delicato e la consistenza croccante, che lo rendono versatile in cucina.

Le ricette a base di farro spaziano dai primi piatti ai contorni, dalle insalate ai dolci. Tra quelle più popolari, ad esempio, c’è la zuppa di farro e fagioli: tipica della tradizione toscana, prevede la cottura del farro in brodo vegetale insieme ai fagioli cannellini, aromatizzati con salvia, cipolla, pepe o rosmarino. Un piatto caldo e sostanzioso, ideale per i mesi invernali. Nella ricetta che stiamo per proporvi, invece, il farro si presenta in versione più fresca e leggera, perfetta per la stagione estiva. Potrete così gustare questo cereale tutto l’anno in modo sempre nuovo, con la caratteristica nota di colore di Zafferano 3 Cuochi.

PREPARAZIONE

  1. In una casseruola versate il brodo vegetale e portate a bollore. Lavate le erbe aromatiche e sminuzzatele. Pulite i pomodorini e tagliateli in quarti.
  2. Cuocete il farro ricoprendolo con circa 3-4 dita di brodo. Mantenete bagnato in modo che il farro assorba il brodo: così sarà più saporito rispetto alla normale bollitura in acqua.
  3. Cinque minuti prima della fine della cottura, aggiungete lo zafferano stemperato in poco brodo caldo. Al termine, il brodo dovrà essere totalmente assorbito.
  4. Spegnete il fuoco e fatelo raffreddare per almeno 5 minuti, stendendolo su una teglia e condite con un filo d’olio, sale e pepe.
  5. Ponete il tutto in una ciotola e aggiungete le erbe aromatiche, i pomodorini e le scaglie di parmigiano. Guarnite e servite freddo.

3 Cuochi Consiglia

Per scegliere del farro di buona qualità, bisogna prestare attenzione ad alcuni fattori. Innanzitutto, ne esistono tre tipi principali: il farro piccolo (Triticum monococcum), il medio (Triticum dicoccum) e il grande (Triticum spelta).

Il farro piccolo è il più antico e il più raro, ha un chicco piccolo e rotondo e richiede una cottura breve.
Il medio è il più diffuso e il più usato in cucina, ha un chicco allungato, sottile e richiede una cottura media.
Il farro grande è il più recente e il più simile al frumento, ha un chicco grosso e ovale e richiede una lunga cottura.

Il farro può essere venduto intero o decorticato. Intero ha la buccia esterna intatta ed è più ricco di fibre, ma richiede una lunga cottura e un ammollo preventivo.
Il farro decorticato, invece, non ha la buccia esterna ed è più facile da digerire, ma perde parte delle sue proprietà nutritive. Una volta comprato, infine, va tenuto in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Può essere conservato anche in frigorifero o in freezer, per prolungarne la durata e preservarne il sapore.

Lo Sapevi Che

La leggenda tramandata a Milano ci racconta l’entusiasmante origine dell’uso dello zafferano in cucina. Secondo questa antica storia, un giovane apprendista che lavorava al servizio di un rinomato maestro fiammingo, trovandosi nelle vicinanze del maestoso Duomo di Milano, si imbatte in un piccolo incidente. Questo incidente consistette nel suo involontario urto a un sacchetto contenente l’ambito e costoso zafferano, destinato a essere utilizzato per colorare le magnifiche vetrate del Duomo.

Questo piccolo contrattempo ebbe l’effetto sorprendente di far sì che il prezioso zafferano si riversasse sull’insaporito risotto che gli abili cuochi stavano preparando con grande dedizione per il sontuoso banchetto nuziale della figlia del maestro fiammingo. Incredibilmente, il risultato fu una trasformazione magica, poiché il semplice risotto al burro si trasmutò in un risotto giallo straordinariamente delizioso, arricchito sia di sapore che di colore.

Lo Sapevi Che

Lo zafferano contiene vitamina B1 e B2, importanti per la crescita, il metabolismo dei grassi, delle proteine e dei carboidrati.

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