Gnocchi gialli alla romana con Zafferano 3 Cuochi

Gnocchi gialli alla romana con Zafferano

INGREDIENTI

  • 250 g di semolino
  • 100 g di burro
  • 1 l di latte
  • 120 g di parmigiano reggiano
  • 2 tuorli
  • 1 bustina di Zafferano 3 Cuochi
  • 30 g di groviera
  • q.b. noce moscata
  • q.b. sale

Gli gnocchi sono un piatto tipico della cucina italiana, ma esistono diverse varianti regionali che li rendono diversi per ingredienti, forma e consistenza. Quali sono le principali differenze tra gli gnocchi tradizionali e gli gnocchi alla romana? Per quali preparazioni sono più adatti gli gnocchi alla romana? Gli gnocchi tradizionali sono fatti con una pasta di patate lessate e schiacciate, farina e uova. Hanno una forma ovale e sono rigati sulla superficie per trattenere meglio il condimento.
Si possono cuocere in acqua bollente salata o al forno, e si possono condire con vari sughi, come il ragù, il burro e la salvia, il gorgonzola o il pesto.

Gli gnocchi alla romana, invece, sono fatti con una crema di semolino cotta nel latte, arricchita con burro, uova e formaggio grattugiato. Hanno una forma circolare, appiattita e sono disposti formando uno strato su una teglia imburrata. Si cuociono in forno, fino a formare una crosticina dorata e si servono caldi o tiepidi.

Le principali differenze tra gli gnocchi tradizionali e gli gnocchi alla romana sono quindi gli ingredienti. Patate, farina e uova per i primi; semolino, latte, burro, uova e formaggio per i secondi. La forma: ovale, bombata e rigata per i primi; circolare, schiacciata e liscia per i secondi. La cottura: in acqua o in forno per i primi; prevalentemente al forno per i secondi.

Passiamo ai condimenti più adatti per gli gnocchi alla romana: si possono abbinare a salse delicate e cremose, come la besciamella, la panna, il formaggio fuso o il tartufo. Si possono anche arricchire con verdure, come gli spinaci, i carciofi o i funghi. Gli gnocchi alla romana sono un piatto sostanzioso e piuttosto calorico, ideale per i mesi freddi e per le occasioni speciali. Questa ricetta vi conquisterà, con l’inebriante profumo dello Zafferano 3 Cuochi!

PREPARAZIONE

  1. In un tegame scaldate il latte con una noce di burro, un pizzico di sale e la noce moscata.
  2. Appena inizia a bollire versate il semolino e mescolate con una frusta per evitare la formazione di grumi.
  3. Cuocete a fuoco basso fino a che il semolino sarà denso. Poi toglietelo dal fuoco, incorporatevi due tuorli, lo zafferano sciolto in poco latte tiepido e 80 g di parmigiano reggiano grattugiato.
  4. Bagnate una teglia e versatevi il composto, livellatelo ottenendo uno strato di circa 1 cm e lasciatelo raffreddare.
  5. Con un bicchiere ricavate dei dischi che adagerete leggermente uno sull’altro in una pirofila imburrata.
  6. Cospargete con il parmigiano restante, la groviera grattugiata, fondete il burro rimasto e irrorate per bene.
  7. Cuocete gli gnocchi in forno preriscaldato a 200° lasciandoli gratinare per circa 20-25 minuti, finché non saranno dorati.

3 Cuochi Consiglia

Gli gnocchi alla romana richiedono alcuni accorgimenti, per evitare di commettere errori. Ricordate, ad esempio, di usare una pentola troppo piccola o troppo grande per cuocere il semolino. La pentola deve essere abbastanza capiente da contenere il latte necessario per cuocere il semolino, ma non troppo grande da farlo evaporare troppo velocemente. Il semolino deve cuocere lentamente, mescolando spesso, fino a formare una crema densa e omogenea.

Il burro e il formaggio, poi, sono ingredienti fondamentali per rendere gli gnocchi alla romana morbidi e saporiti. Devono essere aggiunti al semolino appena tolto dal fuoco, quando è ancora caldo, in modo da sciogliersi e amalgamarsi bene. Ricordate anche di far raffreddare il semolino prima di stenderlo e di tagliarlo.

Il semolino deve raffreddarsi quasi completamente prima di essere steso su una spianatoia infarinata e tagliato a dischetti, con un bicchiere o un coppapasta. Se si prova a stenderlo quando è ancora caldo, si rischia di romperlo o di farlo attaccare alla spianatoia. Se si prova a tagliarlo quando è ancora caldo, si rischia di deformarlo o di farlo appiccicare al bicchiere o al coppapasta.

Gnocchi gialli alla romana con Zafferano

Lo Sapevi Che

La leggenda tramandata a Milano ci racconta l’entusiasmante origine dell’uso dello zafferano in cucina. Secondo questa antica storia, un giovane apprendista che lavorava al servizio di un rinomato maestro fiammingo, trovandosi nelle vicinanze del maestoso Duomo di Milano, si imbatte in un piccolo incidente. Questo incidente consistette nel suo involontario urto a un sacchetto contenente l’ambito e costoso zafferano, destinato a essere utilizzato per colorare le magnifiche vetrate del Duomo.

Questo piccolo contrattempo ebbe l’effetto sorprendente di far sì che il prezioso zafferano si riversasse sull’insaporito risotto che gli abili cuochi stavano preparando con grande dedizione per il sontuoso banchetto nuziale della figlia del maestro fiammingo. Incredibilmente, il risultato fu una trasformazione magica, poiché il semplice risotto al burro si trasmutò in un risotto giallo straordinariamente delizioso, arricchito sia di sapore che di colore.

Lo Sapevi Che

A colorare di giallo i nostri piatti e a dare quel gusto inimitaibile è la crocina, sostanza solubile contenuta negli stimmi rossi del fiore, che contiene anche la picrocrocina, responsabile del sapore intenso e il safranale, responsabile dell’inconfondibile profumo!

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