Tagliatelle con ragù di coniglio allo Zafferano 3 Cuochi

INGREDIENTI

  • 1 bustina di Zafferano 3 Cuochi
  • 150 g di grano saraceno
  • 150 g di semola grano duro
  • 250 g di polpa di coniglio
  • 1 cipolla bianca
  • 1 gambo di sedano
  • 200 ml di vino bianco
  • q.b. olio e rametto di maggiorana

Tagliatelle al ragù: un primo ricco e sostanzioso, amato da grandi e piccini. Qual è la storia di questo piatto? La storia delle tagliatelle al ragù è antica e controversa. Secondo una leggenda, questo piatto fu inventato nel 1487 in occasione delle nozze tra Annibale II Bentivoglio, signore di Bologna, e Lucrezia d’Este, figlia del duca di Ferrara. Il cuoco bolognese Zafirano, ispirato dalla bellezza della sposa, avrebbe creato delle tagliatelle a forma di riccioli biondi, condendole con un ragù profumato.

Tuttavia, questa versione è stata smentita dagli storici, che hanno dimostrato che le tagliatelle esistevano già prima del XV secolo e che il ragù bolognese fu codificato solo in anni più recenti dall’Accademia della Cucina Italiana. Un aneddoto curioso riguarda la misurazione delle tagliatelle. Secondo la tradizione, le tagliatelle devono essere spesse quanto la 12.270esima parte dell’altezza della Torre degli Asinelli di Bologna, corrispondente a 7 mm a crudo.

Per verificare il rispetto di questa regola, nel 1972 fu istituita la Confraternita del Tortellino, un organismo composto da gastronomi e cuochi, che si riuniva periodicamente per controllare la larghezza delle tagliatelle prodotte dai pastifici bolognesi. Si dice che gli esperti usassero come unità di misura una teca d’oro contenente una ciocca di capelli biondi appartenuta alla principessa Lucrezia Borgia.

Arriviamo ai giorni nostri, con una ricetta da veri gourmet: tagliatelle di grano saraceno con ragù di coniglio allo Zafferano 3 Cuochi. Un primo piatto nutriente e profumato, perfetto per assaporare un’intensa combinazione di sapori. Un’alternativa adatta ai celiaci è l’utilizzo di tagliatelle realizzate interamente con grano saraceno o con 2/3 di grano saraceno e 1/3 di farina di riso.

PREPARAZIONE

  1. Impastate le due farine con una parte di acqua, fino a creare una massa morbida ma compatta.
  2. Tirate a mattarello e tagliate a guisa di tagliatella.
  3. A parte, fate un battuto grossolano con le carni di coniglio e cuocete a fiamma bassa con la cipolla, un filo d’olio e il vino bianco.
  4. A metà cottura aggiungete lo Zafferano 3 Cuochi. Sbollentate le tagliatelle, e saltate con il ragù di coniglio. Servite con foglie di maggiorana.

3 Cuochi Consiglia

Esistono molte varietà di ragù, che cambiano a seconda della regione, della carne usata e degli ingredienti aggiunti. Le tagliatelle al grano saraceno, invece, hanno un colore scuro e un sapore rustico e intenso. Le tagliatelle si abbinano bene con i ragù di carne, in particolare quelli a base di selvaggina o funghi. Potrete quindi replicare questa ricetta usando di volta in volta un ragù diverso.

Dal classico ragù alla bolognese, con carne di manzo macinata, al ragù alla ligure (‘u tuccu), che invece si prepara con carne di vitello tagliata a pezzetti e un po’ di midollo. Infine, la preparazione del ragù di funghi misti è molto semplice e simile al ragù alla bolognese.
Il mix di funghi andrà rosolato insieme a un soffritto di verdure e poi cotto nella salsa di pomodoro. Dunque, un ragù vegano con ingredienti semplici e saporiti: funghi, passata e concentrato di pomodoro, il mix per soffritto e un po’ di vino per sfumare.

Lo Sapevi Che

La leggenda tramandata a Milano ci racconta l’entusiasmante origine dell’uso dello zafferano in cucina. Secondo questa antica storia, un giovane apprendista che lavorava al servizio di un rinomato maestro fiammingo, trovandosi nelle vicinanze del maestoso Duomo di Milano, si imbatte in un piccolo incidente. Questo incidente consistette nel suo involontario urto a un sacchetto contenente l’ambito e costoso zafferano, destinato a essere utilizzato per colorare le magnifiche vetrate del Duomo.

Questo piccolo contrattempo ebbe l’effetto sorprendente di far sì che il prezioso zafferano si riversasse sull’insaporito risotto che gli abili cuochi stavano preparando con grande dedizione per il sontuoso banchetto nuziale della figlia del maestro fiammingo. Incredibilmente, il risultato fu una trasformazione magica, poiché il semplice risotto al burro si trasmutò in un risotto giallo straordinariamente delizioso, arricchito sia di sapore che di colore.

Lo Sapevi Che

Lo zafferano è un afrodisiaco naturale. Anche nella mitologia greca Ermes, consigliere degli innamorati e amante focoso, utilizzava lo zafferano come spezia afrodisiaca!
Scopri la storia di Zafferano 3 Cuochi.

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