Zafferano 3cuochi 7 - Il tuo Chef in cucina - page 6

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Lo zafferano:
un’antica magia
Prima di arrivare al risotto lo zafferano ha viaggiato nel tempo e nello spazio e la sua fama
si è diffusa nei campi più vari.
Nella mitologia greca la nascita dello zafferano è attribuita all’amore ardente di Croco per
la ninfa Smilace; gli dei, contrari a questo grande amore, trasformarono il giovane nel fiore
dello zafferano e lei nella pianta sempreverde del tasso.
Cleopatra, la famosa regina d’Egitto, usava lo zafferano per i suoi bagni caldi e per dare un
colore dorato alla sua pelle. Prezioso come la porpora, serviva altresì per colorare gli abiti dei
re Assiri e i re d’Irlanda, le calzature dei re di Babilonia così come per tingere i tessuti indiani
e le bende con cui si avvolgevano le mummie egiziane.
Anche le proprietà gastronomiche dello zafferano non passarono inosservate ai nostri avi,
anzi, la spezia d’oro diventò ingrediente principe delle loro cucine.
I romani lo usavano nella preparazione di vini aromatici, per insaporire le carni pregiate
del pavone e per salse gustose. Alessandro Magno lo portava con sé nelle sue lunghe
campagne militari. Durante il medioevo tutti i nobili vi creavano ricette originali e alla corte
degli Sforza, intorno al 1450, settanta piatti tra primi, secondi, contorni e dolci erano arricchiti
dalla spezia d’oro.
Ancora oggi nei paesi d’Oriente si regala zafferano per augurare una vita lunga, prospera e
felice a chi lo riceve.
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